Direttore fra i più colti e profondi della sua generazione, Tito Ceccherini è apprezzato per la lucidità delle sue interpretazioni e per la spiccata versatilità del suo approccio al repertorio. Acclamato interprete del repertorio moderno, ha approfondito l’opera dei classici del ‘900: da Bartók, Debussy e Ravel, a Schoenberg, Webern, Ligeti. Il suo repertorio operistico, che evidenzia a sua volta l’amore per il ‘900 (Il castello di Barbablu, Da una casa di morti, Il Prigioniero, Le Grand Macabre, il teatro di Strauss, Debussy, Puccini, etc.), testimonia altresì una profonda conoscenza del melodramma italiano ed una particolare attenzione al belcanto, ove ha dimostrato di saper conciliare proprietà stilistica e sensibilità moderna. E' inoltre apprezzato come interprete mozartiano, e per il suo talento nella creazione di opere nuove (Da gelo a gelo e Superflumina di Sciarrino, La Cerisaie di Fénelon al Bolshoi ed all’Opéra di Parigi, Les pigeons d’argile di Hurel a Tolosa). Fra i principali impegni futuri, il ritorno all’Opera di Francoforte (Bellini: I Puritani), alla Philharmonie di Parigi (Haydn: Il Mondo della Luna), al Teatro La Fenice di Venezia (Luci mie traditrici di Sciarrino), nonché concerti alla Biennale di Venezia con la Haydn Sinfonieorchester e con la SWR Sinfonieorchester a Donaueshingen, Essen e Friburgo. Le incisioni discografiche di Tito Ceccherini (realizzate per Sony, Kairos, Col legno, Stradivarius, etc.) sono state insignite di premi come lo “Choc” di Le Monde de la Musique, “Diapason d'Or” e il Midem Classical Awards.